La Pasqua sta arrivando, ci guarda dal primo svincolo visibile e noi non sappiamo esattamente COME ricambiare. Bene, lo abbiamo già detto più volte, le festività non devono essere vissute come motivo di turbamento eterno. Si affrontano con la giusta predisposizione, misura e consapevolezza.
Se dovessimo parlare di strategie utili, prima di sedersi a tavola nei giorni rossi, tutto si riduce al principio da cui dovrebbe derivare ogni azione: l’equilibrio. Esistono delle accortezze indispensabili che ti danno la possibilità di non rendere vani i sacrifici che hai fatto per rimetterti in forma.
A livello pratico, un buon consiglio potrebbe essere quello di sottoporsi – sempre e SOLO dietro indicazione professionale – a determinate strategie di preparazione e compensazione. Tra queste, si evince quella basata sulla riduzione dei carboidrati da assumere, sia nella fase pre-festività che in quella immediatamente successiva; l’obiettivo è mantenersi leggeri, nel rispetto di un’attività fisica da non trascurare mai dietro scuse discutibili.
In linea generale, continuare a mangiare bene, facendo capo alla dieta individuale accordata con eventuali modifiche in corso d’opera in vista della Pasqua, è la scelta più corretta. Anche in questa occasione, evita di cadere nell’errore comune e spaventoso di penalizzarti senza criterio, così da poterti concedere abbuffate eccessive e sconsiderate. Misura le tue scelte dietro parere autorevole, non esiste altro modo per portare a casa un successo garantito.
Per quanto riguarda il simbolo di questa ricorrenza, le uova di cioccolato, ti starai chiedendo se anche in questo caso è preferibile imboccare una via a discapito di un’altra quando si tratta di dover scegliere. La risposta è sì, e la selezione non è neanche troppo difficile da fare. Da dove si comincia?
Il trittico di ingredienti da osservare è composto da: cacao, burro di cacao e zucchero. Il primo – per il cioccolato fondente – deve aggirarsi almeno, come limite minimo, attorno al 55%. In ogni caso, maggiore sarà la percentuale della pasta di cacao, minore sarà il contenuto di zuccheri al suo interno. Ragion per cui, visto che ci piace essere coerenti e agire come tali, optare per l’alternativa fondente si rivela una mossa vincente sia in termini di qualità che di calorie presenti.
Inoltre, allo stesso modo in cui ti spiegavo qualche appuntamento fa, il cioccolato fondente è ricco di flavonoidi: molecole antiossidanti che contribuiscono a migliorare la salute dell’organismo, soprattutto a livello di apparato cardiovascolare. Non è da meno una riflessione aggiuntiva da fare: preferisci, se possibile, le uova di cioccolato artigianali. Il perché si intuisce facilmente, poiché si tratta di una lavorazione in grado di preservarne le caratteristiche. Tra le sue fasi, quella della macinatura a freddo delle fave di cacao – essiccate al sole dai 3 ai 4 giorni - è fondamentale perché mirata a lasciare immutate tutte le proprietà organolettiche e le qualità nutrizionali del cioccolato.
Inoltre, il processo dell’essiccazione naturale è cruciale, in quanto blocca la fermentazione e diminuendo l’umidità e l’acido acetico (responsabile del gusto del cioccolato) all’interno delle fave di cacao. Di conseguenza, se fossero accessibili entrambe le scelte, faresti un acquisto più salutare ripiegando sulla produzione artigianale. Con questo non vuol dire che demonizzare le case produttrici di cioccolata per partito presto sia corretto, anzi, molte di queste propongono diverse varianti per non intaccare il libero arbitrio del cliente.
Ti senti adeguatamente preparato a goderti le giornate di festa? In ogni caso, ti rinnovo la mia presenza per ogni perplessità e curiosità extra!
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