Tra le soluzioni mirate alla perdita di peso, sempre studiate ad hoc individualmente, la dieta Low Carb occupa un ruolo piuttosto importante. Averne sentito parlare o meno non ti limita comunque dall’aver già capito che si tratta di una dieta povera di carboidrati. Da non confondere, in ogni caso, con la chetogenica: improntata sì sulla drastica riduzione di carboidrati, con un apporto però inferiore degli stessi rispetto alla Low Carb, e un maggiore consumo di grassi. Entrambe sono due diete normoproteiche, in diretto contrasto con chi ti fa credere che la Low Carb sia – al contrario – di natura iperproteica.
Inoltre la dieta Chetogenica, come suggerisce il nome stesso, scatena l’effetto chetosi proprio per il consumo minimo di carboidrati e alto di grassi che prevede. Chiarite le differenze, all’atto pratico, l’obiettivo di una dieta Low Carb è combattere la massa grassa e definire il corpo. Per riuscirci, si diminuiscono ad esempio i prodotti amidacei, primi fra tutti il pane, la pasta, il riso e le patate. Inutile ribadire che la quantità esatta concessa viene stabilita nel corso di una visita basata sulle caratteristiche e le esigenze del soggetto. Prescindere da questo passaggio è impensabile, dannoso e da sconsiderati. Dovresti averlo capito, ormai.
I vantaggi e i benefici che una dieta Low Carb comunque sono tangibili e possono migliorare le condizioni di alcuni soggetti affetti da obesità o diabete. Non solo, anche chi si allena e punta al dimagrimento e ad una ricomposizione corporea in determinate fasi, può trarne risultati positivi. Risulta essere infatti un valido compromesso per coloro i quali seguono soprattutto un’attività fisica ad alta intensità e contro resistenza; fanno parte di questo gruppo gli allenamenti con i pesi, il cross training e il functional training.
Come in tutte le cose però, si può incorrere in alcune complicazioni se si portano avanti determinati errori evitabili. Il primo fra tutti è l’azzardo di “allungare il brodo”, mantenendo la dieta Low Carb per più tempo del previsto. In questo modo, succede che il corpo – in determinate condizioni – inizia ad abbassare la risposta metabolica per difendersi. La conseguenza principale si riversa nel fatto che invece di sfruttare il grasso, dalle sue sedi di deposito, come fonte di energia, lo trattiene per far fronte alla prolungata assenza di carboidrati. Il prodotto finale si vedrà subito, non si perderà più peso, oppure – peggio ancora - lo si farà deperendo, sacrificando quindi parte dei tessuti muscolari.
Insomma, l’immagine che si percepirà davanti allo specchio sarà tutt’altro che sana e bella da vedere, a causa del decadimento dei tessuti.
Non si deve dare per scontato che la dieta Low Carb possa essere adatta per chiunque. Alcuni, per motivi di salute personali o effetti collaterali – come eccessiva stanchezza o difficoltà nel prendere sonno – devono essere seguiti in altri modi o arrivarci in maniera più graduale.
Per tutti i motivi di cui abbiamo parlato, è consigliabile dedicare alla dieta Low Carb delle fasi specifiche da concordare con il nutrizionista di fiducia. Vuoi sapere se puoi iniziare o meno anche tu ad approcciarti ad una soluzione simile? Ti aspetto per un consulto a tu per tu!
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