Cene fuori: posso fare gli occhi dolci ai carboidrati?

Uno dei dubbi esistenziali più ricorrenti, quando si inizia una dieta guidata, riguarda le occasioni speciali. Mi riferisco alle cene fuori, che siano di lavoro o con gli amici, spesso viste come oggetto di riflessione e conseguente ansia ingiustificata. Sì, hai letto bene: ingiustificata. Ti spiego subito il perché: il mio metodo nutrizionale, che si riconosce negli aggettivi “pratico e funzionale”, è a tutti gli effetti un percorso di affiancamento e miglioramento del tuo stile di vita personale. Ciò vuol dire che il pregiudizio di te che ti avvii in perfetta solitudine ad affrontare riluttante un cammino di privazioni è del tutto inesistente.

Come abbiamo già avuto modo di specificare, nel rispetto del requisito della praticità, non mi sognerei mai di suggerirti l’acquisto di prodotti irreperibili. Poi, sul fronte invece della funzionalità, non potrei neanche concepire una dieta che non tenga conto delle tue esigenze individuali. A coronare questo protocollo, si aggiunge il pasto libero: essenziale e irrinunciabile. Mi riferisco a quel momento che, presente un numero concordato di volte al mese e al bisogno nel tuo percorso, NON si deve considerare come sgarro. Questo è infatti il primo grande fraintendimento da chiarire una volta per tutte.

Il pasto libero non va vissuto come una trasgressione, al contrario va visto semplicemente come un punto fermo nel tuo stile di vita che, in quanto tale, ha bisogno anche di parentesi conviviali da godersi con la coscienza a posto. Stesso discorso per una cena fuori a cui sei invitato e non puoi sottrarti, soprattutto se si tratta di lavoro o ti ritrovi incastrato in obblighi famigliari. Niente paura, sarò io che, al tuo fianco, ti insegnerò a gestirlo nel migliore dei modi. Come dovrai comportarti?

Partiamo intanto da un presupposto che è piuttosto elementare da intuire: al 99.9%, quando andrai a mangiare in un pub, in una pizzeria o in un ristorante, il tuo pasto sarà a base di carboidrati. Niente panico, è legittimo, ma dovrai assicurarti che sarà completo. Dovrà quindi comprendere sia una fonte proteica che delle verdure, grigliate o crude che siano, che potrai consumare in quantità preferenziali.

Via libera allora alla pizza e al panino con queste caratteristiche, prediligendo salumi affettati magri, oppure la mozzarella, il tonno o in alternativa il salmone, per assicurarti l’apporto proteico necessario.

Meglio invece lasciare a casa fantasie dannose che arruolano, come protagonisti, eventuali salse grasse e panini imbottiti multistrato con la straordinaria partecipazione di formaggi, come il cheddar, e altri eccessi tranquillamente evitabili. NO al triplo hamburger, sì a quello singolo: la scelta migliore che puoi concederti.

Se invece la cena si sposta tra le mura di un ristorante e l’atmosfera diventa più impegnativa, gomito a gomito con i tuoi colleghi, gli accorgimenti non si allontanano dall’iter sopra proposto. Sarai tu stesso a renderti conto che, se nei pasti della giornata avevi i carboidrati, la sera potresti optare per del pane oppure per una piadina e un secondo, di carne o di pesce, con le verdure d’accompagnamento sempre presenti. In questi casi, metti a tacere la tentazione di consumare degli antipasti prima della cena, spesso basati sulla scelta di fritti a volontà. Sì, il pasto libero è un tuo diritto, ma non puoi esagerare nell’economia delle calorie che prevede. In ogni caso, non ti lascerei a gola asciutta: l’unità alcolica può essere prevista, con parsimonia e senso di responsabilità.

Se questa chiacchierata ha illuminato le tue speranze e adesso vuoi passare alla pratica, ti aspetto per fare una pianificazione “a tu per tu” delle cene fuori che potrai concederti senza problemi, a prescindere che siano formali o informali. Valuteremo insieme la tua dieta personale e ti accompagnerò nelle scelte più mirate; tranquillo, non starai a guardare mentre gli altri mangiano, ti fornirò tutti gli strumenti per saziarti e vivere con serenità i banchetti all’insegna di una buona compagnia.