Ti sarà capitato tante, forse troppe volte, di iniziare una dieta e di non riuscire a portarla a termine. Eppure, per i primi periodi ci hai messo davvero tanta energia e voglia, anche più di tante altre persone che, al contrario, sono riuscite ad ottenere i risultati sperati.
Spesso però, gran parte di questi risultati non dipendono da “quanto impegno” richiedono, bensì da “quanto tempo” ci vuole per ottenerli.
Mi rendo conto che rimanere a dieta per un lungo periodo diventa davvero difficile e stressante per tante persone, per questo ho osservato attentamente quali fossero le principali cause di abbandono di una dieta:
· Diete troppo restrittive che, in un primo momento, ti fanno ottenere rapidamente dei risultati. Il tuo corpo e la tua mente, però, ad un certo punto cedono, costringendoti ad abbuffate o, comunque, a recuperare il peso perduto;
· Pochi risultati ottenuti o nessuno porta a credere di star facendo fatica inutilmente. Il vero problema è che, erroneamente, i risultati vengono misurati solo sulla bilancia. In realtà, la bilancia ci dice solo quanto peso abbiamo perso, non ci informa sul grasso perduto e sulla quantità di massa muscolare che abbiamo messo. In linea generale, quindi, non considera in nessun modo la composizione corporea del soggetto. Ciononostante, proprio l’apparenza di aver ottenuto degli scarsi risultati, diventa un movente per abbandonare la dieta;
· Difficoltà a reperire gli alimenti, alle volte quasi introvabili, suggeriti da diete basate sull’ultima ricerca alla moda, pronta a sostenere che in quello specifico alimento raccolto sulle cime di chissà quale montagna o in quale foresta sperduta, si nasconda un enzima capace di velocizzare il metabolismo. Ovviamente, nell’arco di una settimana non potrai fare altro che annoiarti di questa caccia al tesoro o del dover spendere una fortuna per un alimento dalla dubbia efficacia che, magari, neanche ti piace. Così, addio dieta;
· Perfezionismo e rigidità come atteggiamenti assunti da alcune persone che lo diventano nei confronti del cibo. Così, iniziano a vivere il pasto libero, anche noto come “sgarro”, con un senso di colpa costante. Una dieta sana e corretta, però, dovrebbe diventare il tuo stile di vita; per questa ragione, vivere in modo troppo rigido i pasti liberi non fa altro che portarti – come specificato prima – ad abbandonare la dieta al primo “sgarro” che ti concedi. Questo perché “tanto ormai ho sgarrato, quindi oggi è saltata”;
· Poco tempo per cucinare che va in contrasto con il consiglio di molte diete, nelle quali viene specificata una sola ricetta specifica per i pasti. Ciò può portarti a saltare la dieta in mancanza di alternative più veloci da poter consumare quando hai davvero poco tempo a disposizione. Quando accade più volte nell’arco di una settimana, il passo successivo spontaneo sarà l’abbandono della dieta;
· Troppo stress in presenza di situazioni in cui ci si sente sommersi dalle cose da fare e da preoccupazioni varie. La reazione successiva è il bisogno di rifugiarsi nel cibo per non pensarci. Questo meccanismo ci porta a trovare consolazione nel cibo e a modificare il meccanismo di ricompensa del nostro cervello. In poche parole, si prova piacere solo quando si consumano cibi molto processati. Da qui ad abbandonare la dieta è un attimo.
Per prevenire questi problemi, così spaventosamente frequenti quando si intraprende una dieta, esiste una soluzione. Se vuoi conoscerla, trovi tutti i dettagli al link seguente: https://www.mariosicilia.com/percorso
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