Negli ultimi giorni, la notizia sull’aspartame – riconosciuto come potenzialmente dannoso per la salute dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – ha avuto un notevole impatto significativo.
D’altra parte, quando si parla d’aspartame ci si riferisce a quel celebre dolcificante artificiale contenuto negli alimenti a basso contenuto calorico, come le bevande zero zuccheri, da sempre autorizzato in tutto il mondo.
Ad oggi però, sia l’AIRC (Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro) che l’OMS si sono espressi, tramite studi scientifici più approfonditi, associandone l’eccessivo consumo al possibile rischio di contrarre importanti malattie come il cancro.
Io stesso, in diverse occasioni, ho espresso la natura del mio punto di vista sui pro e i contro proprio delle bevande zero che, oltre a poter contenere anche dolcificanti d’origine naturale – se introdotte in una dieta pratica e funzionale – possono essere consumate con moderazione ed equilibrio. Un provvedimento coerente con la presa di posizione ufficialmente esposta di recente che, dichiarando la potenziale cancerogenicità dell’aspartame, non ne ha comunque sancito il ritiro o l’eliminazione dal mercato.
Alla fine, secondo i dati pervenuti, la classificazione che fa il comitato divide le sostanze in gruppo 1, che include quelle cancerogene per gli esseri umani, il gruppo 2A, come probabilmente cancerogene, quello 2B, come possibilmente cancerogene, concludendo con il gruppo 3 che, invece, coinvolge le sostanze non classificabili come cancerogene. Secondo questo schema, l’aspartame è ascrivibile al gruppo 2B. Si tratta, a ragione, di prove limitate a dimostrazione del fatto che possa provocare sicuramente il cancro nelle persone.
In ogni caso, consumi molto elevati di bevande contenenti aspartame sono da evitare a prescindere. L’invito quindi, come in molti altri casi, è quello di rispondere al criterio della misura; quello che conta è la quantità, con un occhio sempre vigile sugli ingredienti contenuti negli alimenti che assumiamo.
Allo stato attuale, stando alle ultime dichiarazioni e a maggior ragione, è quindi ancora più indispensabile prestare attenzione al consumo di prodotti che contengono aspartame. Inoltre, nel caso in cui si volesse optare per il consumo di bevande e alimenti zero kcal, si dovrà prendere in considerazione il fatto che ci siano anche numerose altre molecole dolcificanti, diverse delle quali sono di origine naturale e con nessuna controindicazione; un motivo in più per preferirle nella propria dieta.
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